Costi universitari, come affrontarli al meglio nel 2020

Che l’università costi molti soldi, soprattutto per chi viene da una piccola borgata e deve trasferirsi fuori casa, è ormai un fatto acclarato. E, proprio per questo, è necessario scoprire come affrontare al meglio i costi universitari.

Nonostante si dica spesso che in Italia ci siano pochi laureati (e, il che, purtroppo è vero), ogni anno il tasso degli immatricolati sale. Di poco, dell’1%. Ma sale costantemente. E, spesso, il trend alla fine è più importante del risultato finale. Ma come gestire i costi?

Prima di tutto, è importante comprendere tutte le opportunità che l’università italiana offre agli italiani. C’è chi dice che siano tante, c’è chi dice che siano poche. Noi non entriamo nel merito, ovviamente. Ma ci limitiamo a poter suggerire qualche idea, come quella di partecipare e preparare i documenti per le borse di studio.

Ogni anno, infatti, vengono messe al bando diverse migliaia di euro a disposizione degli studenti più meritevoli e che abbiano un reddito ISEE basso. Ecco, sarebbe davvero un peccato non approfittarne. Ma non è l’unica soluzione.

Vi è la possibilità di ottenere un prestito per studenti universitari che permetterà di ammortizzare i costi, pagando piccole rate mensili (visita prestitimag.it per maggiori informazioni) Questa è solo una possibilità, poiché si andrà a stanziare un vero e proprio finanziamento e magari per la maggior parte dei nostri lettori potrebbe non essere la soluzione migliore. Anche se, però, è comunque importante valutarla come idea. È meglio conoscere tutte le opportunità in gioco e poi soltanto dopo capire quale sia la migliore.

Un’altra opportunità che può essere ideale, soprattutto per chi non vuole rubare troppo tempo allo studio ma, nello stesso tempo, vuole avere qualche entrata in più,  è la partecipazione a delle borse di collaborazione per gli studenti. In pratica, si aiuta il personale universitario nelle faccende di segreteria o, comunque, nelle varie sedi che il complesso ha. Soprattutto in tempi dove il CoronaVirus sta creando non pochi problemi agli studenti.

Ad esempio, puoi collaborare con l’ufficio Erasmus, con l’ufficio immatricolazione, con l’ufficio Job Placement: in cambio, avrai un piccolo contributo economico. In genere, le ore lavorate sono 150 e la paga media è di 7€ all’ora. Non male, per chi è uno studente.

Se, però, vuoi dedicarti completamente allo studio ma vuoi trovare comunque un metodo per risparmiare, puoi controllare se nella tua Regione i trasporti sono gratuiti per gli studenti. O, quantomeno, se sono previsti degli sconti.

Infatti, spesso, per particolari categorie che non dispongono di un reddito alto, sono previsti degli abbonamenti ridotti in modo da poter viaggiare e recarsi sul luogo di lavoro o, nel caso degli studenti, all’università. Questa è una soluzione praticata da molti pendolari che, non abitando vicino la sede universitaria e non potendosi permettere comunque di fittare una stanza, fanno anche più di un’ora di tragitto.

Ma, a proposito di stanze in affitto, puoi anche controllare se rientri nella categoria di persone che può avere diritto a un alloggio universitario. Non sarà certamente come dormire in hotel, non avrai sicuramente le comodità a cui magari potresti essere abituato, però può essere una soluzione economica che ti permette di risparmiare una discreta quantità di denaro.

Insomma, come hai potuto vedere le soluzioni sono diverse. Certo, alcune sono praticabili e altre no. Dipende un po’ da tanti aspetti. Molto fa, comunque, il senso di adattamento che non deve mancare mai. E, soprattutto, essere consapevoli che da un lato è fondamentale vivere l’esperienza universitaria al massimo e, dall’altro, riuscire ad ammortizzare i costi il più possibile. Perché le spese non sono certamente poche.

Lascia un commento